AVPS - Aggiornamento del 10.04.2020

Vogliamo essere più ottimisti ma: Non abbassate la guardia! Non possiamo essere sicuri che il peggio sia passato!

Ieri il nostro Marco, su richiesta dell’azienda ospedaliera di Vimercate, ha coordinato (in collaborazione con i Volontari della Protezione Civile di Vimercate) il montaggio di una tensostruttura situata davanti all’ospedale di Vimercate, che sarà utilizzata per poter eseguire i tamponi alle persone autorizzate, ovvero dipendenti ospedalieri e alcuni pazienti individuati dalla struttura Sanitaria.

Gli operatori Sanitari faranno tamponi direttamente in macchina alle persone, quindi senza necessità di accesso in ospedale. Stiamo preparando anche un rendiconto con tutte le spese sostenute fino a questo momento: abbiamo potuto fare molto grazie al vostro grande aiuto ma non possiamo fermarci adesso!

Continuate a condividere il nostro messaggio!

AVPS come pensiero di ringraziamento a tutti Voi, ha appeso due striscioni all’esterno delle nostre sedi di Vimercate ed Agrate e sulla facciata dell’ospedale.
Approfittiamo di questa occasione per fare a voi e alle vostre famiglie tanti auguri di Buona Pasqua!

Cari saluti a tutti!

Il Presidente AVPS
Elio Brambati e tutti i Volontari AVPS

Testimonianza

Inizio un nuovo turno di notte. Si arriva in sede circa 20 minuti prima per consentire al turno smontante di poter andare a casa in orario. Ormai non capita più di arrivare a casa in orario. I cambi turno sono spesso in Pronto Soccorso o sono rapidissimi tra una chiamata e l’altra.

Arrivano i colleghi con una chiamata in corso. Noi siamo pronti, rapido scambio di informazioni, controllo che ci sia tutto e si accende la sirena. Si parte per Cinisello Balsamo, località per noi non consueta, ma in questo periodo è tutto possibile.

Un signore di bella presenza, distinto, in una bella casa. Sembra che sia una famiglia “perfetta”. I figli ci guardano e ci dicono che stava bene. Il capo equipaggio, una ragazza molto giovane, informa la centrale operativa, e dopo un attimo si veste per mettersi in sicurezza.

Siamo abituati a sentirci dire protocollo Covid. Vestitevi.

Entra e dopo aver fatto tutto quello che si deve fare lo accompagniamo in ambulanza. Gli manca il respiro. Non riesce a stare tranquillo. Vuole alzarsi. Partiamo per l’ospedale. Bisogna correre. Con il sesto occhio controllo che dietro sia tutto ok. Paziente ok, ragazze ok. Con gli altri 5 occhi controllo tutti quelli che ci sono ancora in strada. Non capisco, come mai c’è così tanta gente in auto. Non dovrebbero essere tutti a casa.

Arrivati in Pronto Soccorso lo consegniamo al personale medico. Lui non ci vuole lasciare la mano. Non vuole scendere dalla barella, ma respira male. Deve essere trattato subito. Usciamo e neppure il tempo di pulire l’ambulanza e ripartiamo subito.

Si parte ancora in sirena. Giovane donna, una mamma con sospetto Covid. Le due ragazze in equipaggio, belle e giovani, potrebbero essere altrove, ma sono qui come lo sono io. Si vestono di nuovo con il mio aiuto, preparano tutto l’occorrente e attendono istruzioni. La giovane mamma viene portata via, lontana dai suoi affetti e dai suoi bambini. Le nostre facce cercano di trasmettere sicurezza alla famiglia. Viene spontaneo versare qualche lacrima in questo periodo, ma sotto la mascherina cerchiamo di mostrare solo il sorriso. Ci dirigiamo in Ospedale. Cerchiamo di trasmettere serenità, ma non è semplice. Salutiamo la mamma e chiediamo al personale medico del signore accompagnato prima. Purtroppo ci informano che è peggiorato ed è morto.

Anche questo turno lo ricorderò per un po' di tempo.
State a casa.

Un Volontario AVPS
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