I soccorritori non sono medici né infermieri. Sono persone formate che sanno perfettamente come agire
Emergenza-urgenza
Nel mondo del soccorso, in Italia, ci sono quattro grandi realtà. Croce Rossa, Misericordie, Croce Bianca e ANPAS. AVPS fa parte di ANPAS, in particolare della sezione Lombardia. Dal punto di vista dell'operatività e degli obiettivi, fra queste organizzazioni non cambia nulla, così come dal punto di vista della formazione e del tipo di volontariato. Cambiano semplicemente le strutture interne e le divise.
Oggi il nuovo
numero unico è il 112
Spiega chiaramente chi sei, dove ti trovi, cosa stai vedendo.
AREU Regione Lombardia
Il 118, ovvero il primo numero unico, nasce a metà degli anni '90 in sostituzione della chiamata al centralino dell'ospedale. Il cambiamento è epocale: un servizio migliore, un numero unico gestito da una centrale operativa fatta di infermieri e medici (poi sostituiti da operatori) che devono prendere la chiamata, gestire la problematica, capire quali mezzi sono disponibili, e coordinare infine i soccorsi.
Oggi il nuovo numero unico è il 112. In caso di emergenza, bisogna chiamarlo e spiegare in modo esaustivo queste tre cose all'operatore:
- Chi sei?
- Dove ti trovi?
- Cosa stai vedendo?
Una piccola parentesi sulla coscienza. Un paziente è cosciente se apre gli occhi e risponde agli stimoli. In caso contrario, bisogna dire all'operatore che la persona è incosciente.
È importante sapere che, in caso di emergenza, non bisogna mai: spostare, alzare o muovere il paziente (salvo in casi particolari, come ad esempio la presenza di un incendio), rimuovere caschi protettivi, somministrare cibo, acqua, medicinali. Bisogna restare in prossimità della persona da soccorrere e aspettare l'ambulanza. Se si sospetta un arresto cardiaco, e ci si trova in prossimità di un defibrillatore semiautomatico DAE, utilizzarlo potrebbe salvare la vita al paziente. Infatti, il DAE, in caso di mancato arresto cardiaco, non rilascia alcuna scarica. In caso contrario, la rilascia, e una voce registrata guida passo passo l'utilizzatore.
I soccorritori non sono medici né infermieri, ma sono persone che hanno un'adeguata formazione in materia di emergenza-urgenza: sanno perfettamente come agire.
A seconda del tipo di problematica (medica o traumatica), i soccorritori attuano le manovre per mettere il paziente in sicurezza e contattano la centrale operativa, previo rilevamento dei parametri vitali e valutazione degli stessi. La centrale operativa, ricevuta la chiamata dei soccorritori, guiderà il mezzo con il paziente verso la struttura ospedaliera più adeguata. La prassi, in condizioni normali, prevedere che questa sia la più vicina al luogo dell'emergenza. In casi si sovraffollamento dell'ospedale più prossimo o di necessità di terapie particolari, il mezzo viene indirizzato verso la struttura più idonea.
Il servizio di emergenza-urgenza è attivo 7 giorni su 7, 24 ore al giorno, 365 giorni l'anno.
Il personale dipendente svolge il servizio dal lunedì al venerdì dalle 6.00 alle 22.00 su turni. Il gruppo dei volontari invece lo svolge nei festivi e durante la notte (6.00-22.00). Soccorritori dipendenti e volontari hanno ottenuto un attestato dopo 120 ore di corso, 60 ore di affiancamento e il superamento di un esame finale. Inoltre seguono corsi di aggiornamento obbligatori per poter prestare servizio.
Che siano di dipendenti o di volontari, siete in ottime mani.
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